Implantologia

L’implantologia è quella branca chirurgica dell’odontoiatria volta al trattamento delle edentulie parziali e totali grazie all’utilizzo degli impianti dentali. Gli impianti sono dei dispositivi in titanio che, posizionati nelle ossa mascellari e mandibolari, fungono da ancoraggio per protesi fisse o mobili.

Il funzionamento di un impianto si basa sul concetto di osteointegrazione, ovvero l’intima connessione tra l’osso e un impianto artificiale in titanio.
In condizioni ottimali l’osteointegrazione di un impianto avviene in un lasso di tempo compreso tra i 2 e 4 mesi, periodo al termine del quale è possibile ultimare la riabilitazione applicando gli elementi dentari. Qualora le condizioni cliniche lo consentano è possibile applicare il protocollo di “carico immediato” e protesizzare gli impianti già nelle prime ore dopo il loro posizionamento.

A chi si rivolge l’implantologia?

Il paziente candidato all’intervento di implantologia deve essere in buone condizioni di salute; in particolare non deve essere affetto da malattie sistemiche e/o specifiche del cavo orale. Qualora siano presenti patologie devono essere risolte prima di procedere alla seduta di implantologia.

La visita pre-chirurgica è volta a identificare le condizioni di salute del paziente e il piano di trattamento;  esami strumentali come OPT (ortopantomografia) e T.C. Tomografia Computerizzata) associate, quando necessario, alla richiesta di esami ematochimici e/o visite specialistiche di altri distretti del corpo umano permettono di eseguire una corretta valutazione dei rischi preoperatori.

Come si svolge l’intervento d’implantologia?

L’intervento di implantologia è una procedura chirurgica eseguita ambulatorialmente. L’utilizzo di anestetici locali, spesso associati a tecniche di sedazione del paziente, garantiscono l’assenza di sintomatologia dolorosa intraoperatoria. La tecnica chirurgica tradizionale contempla di eseguire un lembo gengivale di accesso che dopo il posizionamento dell’impianto viene chiuso con dei punti di sutura; nuovi protocolli consentono tramite chirurgie computer assistite di evitare lo scollamento di un lembo riducendo il disagio post-operatorio.

Che problemi possono avere gli impianti?

Si stima che una percentuale compresa tra il 2-5% degli impianti inseriti possa non osteointegrarsi correttamente; in tal caso l’impianto in questione deve essere rimosso e, dopo un adeguato periodo di guarigione, sostituito.

Nel lungo periodo gli impianti osteointegrati possono subire una perdita progressiva di osso di supporto a causa di un’infezione batterica agevolata abitudini viziate come il fumo, patologie come il diabete e scarse condizioni di igiene orale.

E’ pertanto opportuno sottoporsi a dei controlli periodici per prevenire l’insorgenza di tale patologia o per trattarla per tempo.